Acqua, in assenza di contatori riparto spese per millesimi

Quesito: In un condominio le unità abitative sono sprovviste di contatori individuali per la misurazione dei consumi dell’acqua, e neppure è possibile la installazione di questi strumenti. Per la suddivisione delle spese relative ai consumi e ai costi fissi, esiste una norma che tenga conto dell’effettiva presenza (con residenza fiscale o meno) delle persone nelle varie unità oppure ci si può solo basare sui millesimi di proprietà?

Risposta: La ripartizione delle spese idriche, in difetto di rilevazione dei consumi individuali, non può che seguire il criterio del valore proporzionale, ossia quello dei millesimi di proprietà. Esso è l’unico che consente una ripartizione in ragione della cosiddetta utilità potenziale, proporzionale al valore di ciascuna unità immobiliare. Non è ammissibile, infatti, il ricorso a criteri presuntivi del consumo effettivo, che resterebbero del tutto opinabili (in questi termini, Cassazione civile, seconda sezione, 1° agosto 2014, n. 17557). In generale (ma non nel caso descritto dal quesito, se effettivamente, come riferisce il lettore, non è possibile procedere in questo senso), sarebbe opportuno – tutte le volte che le condizioni di fatto lo consentano – procedere all’installazione di strumenti che permettano di rilevare i consumi individuali, anche al fine di promuovere l’uso responsabile dei servizi idrici.

Fonte: Il Sole 24 Ore