Nozze, recupero della caparra in caso di restrizioni Covid

Quesito: A causa dell’emergenza sanitaria abbiamo dovuto rimandare il matrimonio fissato per il 19 settembre 2020. Inizialmente avevamo stipulato un contratto, versando anche una caparra, che comprendeva sia il catering che l’affitto di una villa come location. Le condizioni prevedevano un minimo di 60/70 invitati. A causa dell’emergenza Covid e delle relative restrizioni, abbiamo deciso di rimandare il matrimonio a settembre 2021. Tuttavia stiamo valutando la possibilità di recedere dal contratto, perché, se dovessero esserci ancora restrizioni, non riusciremmo a garantire il numero minimo di invitati pattuito nel contratto. In ogni caso, se a settembre ci dovessero essere restrizioni, avremmo il diritto alla restituzione della caparra?

Risposta: La possibilità di chiedere la risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta è subordinata al fatto che l’impedimento del debitore sia concreto e oggettivo (articolo 1256 del Codice civile). Nel caso in esame, pertanto, bisognerà attendere l’evolversi degli eventi per poter dare una valutazione complessiva, posto che al momento non è possibile ritenere che l’attuale stato di emergenza debba protrarsi fino all’inizio dell’autunno 2021.Qualora ciò dovesse avvenire, e quindi le restrizioni agli spostamenti e il divieto di assembramento dovessero di nuovo ostacolare il regolare svolgimento della cerimonia, potrà essere chiesta la risoluzione del contratto con la restituzione della caparra versata.

Fonte: Il Sole 24 Ore