E-commerce, le nuove regole da luglio 2021

Regime cessioni a distanza di beni intraUe a consumatore finale

› sotto la soglia Ue di 10.000 € tassazione nello stato del fornitore;

› sopra la soglia tassazione a destinazione con opzione per il meccanismo dell’Oss

Marketplace

Per le cessioni a distanza a consumatore finale facilitate dall’utilizzo di un’interfaccia elettronica (operazione relative a beni importati di valore non superiore a 150€ ovvero per soggetti non residenti beni ceduti a distanza) la tassazione Iva grava sull’interfaccia

Franchigia Iva all’importazione beni di valore non superiore a 22€

Abolizione della franchigia a partire dal 1° luglio 2021

La modalità di transazione commerciale on line è diventata ormai così diffusa da risultare una strategia di vendita imprescindibile non solo per le grandi imprese che vi ricorrono per ottimizzare i processi di filiera, arrivare in maniera più diretta ai consumatori superando i confini geografici, aumentare la propria visibilità in rete ma anche per le medio/piccole imprese che possono ottenere indubbi vantaggi. Del resto, che il fenomeno sia in continua crescita è un dato di fatto. Per citare qualche numero, è stato stimato che l’e-commerce raggiungerà in Italia i 22,7 miliardi di euro nel 2020 (+26%), 4,7 miliardi di euro in più rispetto al 2019. Sale anche la penetrazione sul totale retail dal 6% all’8%. Mentre i comparti emergenti sono il food&grocery (+56%), l’arredamento e home living (+30%), il mondo dell’informatica ed elettronica di consumo (+18%), l’abbigliamento (+21%) e l’editoria (+16%) (dati resi noti dall’Osservatorio B2C del Politecnico di Milano). Indubbiamente la crescita è anche legata agli ultimi eventi storici che hanno costretto milioni di persone a limitare i propri spostamenti cercando dei canali alternativi per i propri acquisti. Nel periodo del lockdown si è verificato, infatti, un aumento di oltre 1,3 milioni di nuovi consumatori online in solo un mese. Il nuovo boom del settore, che gli esperti prospettano per i prossimi mesi, non è detto che subisca un arresto. Il fenomeno è in continua crescita. Si pensi, per esempio, al caso della piattaforma Alibaba che in un solo giorno (11 novembre 2020, c.d. single day) ha incassato ben 74 miliardi di dollari, cifra doppia rispetto al 2019, su una platea di 800 milioni di consumatori (con 583.000 ordini al secondo); o di Amazon, il cui fatturato dell’ultimo trimestre ha superato le stime, crescendo del 40% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e arrivando a quota 88,9 miliardi i dollari. Oltre a questi grandi colossi delle vendite a distanza, tante altre imprese si avvalgono degli strumenti elettronici per incrementare i loro guadagni.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Le modifiche Iva

del 2021