Chi recede in anticipo paga tutta l’imposta di registro

Quesito: Ho chiesto il recesso anticipato del contratto di locazione di un posto auto, in qualità di conduttore, rispettando i tempi di preavviso previsti. Il locatore sostiene che, avendo io esercitato la volontà di recedere anticipatamente, spetti solo a me il pagamento dell’imposta di registro dovuta per la risoluzione anticipata. Il contratto di locazione affronta soltanto la materia del trattamento delle spese di registrazione del contratto (a carico del conduttore) e delle spese per rinnovi e proroghe (suddivise in parti uguali tra conduttore e locatore). Nel caso che ho descritto, l’imposta di registro dovuta per la risoluzione del contratto è davvero completamente a carico del conduttore?

Risposta: La risposta è affermativa. Si deve infatti distinguere tra la risoluzione anticipata del contratto consensualmente realizzata e quella unilaterale. Nella prima ipotesi l’ammontare della tassa di registro andrà suddiviso in misura uguale tra locatore e conduttore. Qualora, invece, come nel caso prospettato dal quesito, la risoluzione anticipata non sia stata concordata dalle parti ma venga subìta dal locatore, l’articolo 1118 del Codice civile prevede che la responsabilità ricade sul soggetto che ha interrotto il contratto arbitrariamente: in questo caso, il conduttore. Come responsabile della risoluzione anticipata, quest’ultimo è tenuto a risarcire il danno arrecato al locatore, consistente nel pagamento dei canoni fino alla scadenza contrattuale o alla stipula di un altro contratto per lo stesso immobile, e nel pagamento degli oneri accessori, compreso quello della tassa di registro.

Fonte: Il Sole 24 Ore